SBAGLIO O INNOVAZIONE?
La Conca Fallata è una conca di navigazione che si trova a Milano lungo il Naviglio Pavese. È la seconda chiusa dopo la Conchetta e copre un salto di 4,80 m.
Realizzata a fine del XVI secolo, fu chiamata dai milanesi “fallata“, cioè “sbagliata“, perché, a loro dire, venne pensata e realizzata inutilmente. Secondo i milanesi un’altra conca non serviva, dato che erano sufficienti quelle già presenti.
Molto probabilmente il motivo principale di questa controversia fu l’incremento delle tasse necessarie per finanziare l’opera. Il termine “Conca Fallata” diventò poi anche il nome del quartiere circostante.
In seguito, a partire dagli anni quaranta del XIX secolo, il salto d’acqua della Conca iniziò ad essere sfruttato per produrre energia idroelettrica utilizzata dalle Cartiere Ambrogio Binda, che sorgevano nei pressi di questo impianto idraulico.
Questa azienda, che era tra le maggiori cartiere d’Italia, sfruttava anche un analogo salto d’acqua presente lungo il Lambro Meridionale, che scorre non lontano. Il Naviglio Pavese forniva poi alle Cartiere Ambrogio Binda uno dei mezzi di trasporto per i propri prodotti.