Lo sciopero
Sciopero del personale Amazon per oggi, 22 marzo 2021. A rischio le consegne dei pacchi in tutta Italia. I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato lo sciopero nazionale di 24 ore. Nella protesta sono coinvolte circa 40mila persona, tra hub, magazzini e consegne.
Tra addetti degli hub e gli addetti alle consegne, i driver, si tratta di circa 30-40mila dipendenti in tutta Italia. Si tratta di fatto del primo stop italiano di tutta la filiera. I dipendenti, che dalle 7 incrociano le braccia davanti ai cancelli degli stabilimenti, chiedono la solidarietà dei consumatori invitandoli a evitare acquisti per l’intera giornata.
”A restare fermi – spiegano i sindacati – saranno anche centinaia di migliaia di pacchi che ogni giorno questi lavoratori movimentano. Sempre di più visto che l’e-commerce e Amazon in particolare con lo scoppio della pandemia stanno vivendo un vero boom di ordini e di fatturato”.
I motivi della protesta
Tra le motivazioni ci sarebbe il “Boom di fatturato a cui non è corrisposta, per i sindacati, una maggiore attenzione per le condizioni dei lavoratori”. E si è così arrivati a uno sciopero che “è necessario perché i lavoratori sono stremati, non ce fanno più – spiega Michele De Rose, segretario nazionale della Filt Cgil – e Amazon non risponde alla richiesta di confronto”.
“I driver, cioè coloro che consegnano materialmente i pacchi, arrivano a fare anche 44 ore di lavoro settimanale, e molto spesso per tutto il mese, inseguendo le indicazioni di un algoritmo che non conosce né le norme di conciliazione dei tempi di vita-lavoro né tantomeno i tempi del traffico delle nostre città. Dalla controparte non abbiamo trovato nessun ascolto né sui carichi di lavoro, né sulla clausola sociale in caso di cambi d’appalto, né tanto meno sulla stabilizzazione dei precari, che sono le nostre richieste principali”.
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