Una situazione all’italiana quella che si è verificata la scorsa notte a Milano. Nonostante il decreto richieda alle persone di rimanere chiuse in casa per evitare il moltiplicarsi incontrollato dei contagi, alcuni cittadini italiani sembrano volersi distinguere per quelli che sono all’estero riconosciuti come “comportamenti all’italiana”. Un assalto agli ultimi treni diretti al Sud, una remake in scala ridotta della tanto criticata fuga di sabato notte della scorsa settimana, quando si diffusero le prime notizie sul decreto che avrebbe isolato la Lombardia. “Non ci sono più voli, l’unica soluzione per lasciare Milano è questa”, ha dichiarato un incauto “fuggitivo” diretto a Palermo. In fila, a debita distanza l’uno dall’altro, alcuni studenti fuorisede di Statale e Cattolica.
Il personale viaggiante però denuncia: “Non ci sono garanzie di sicurezza sanitaria, la gente è disposta a viaggiare tutta la notte con persone sconosciute, nella promiscuità obbligata degli spazi di un vagone letto, cioè tre posti, e delle cuccetta a quattro posti”. Inoltre, lamenta la mancanza di sicurezza igienica sia per sé che per i viaggiatori: “Noi del personale viaggiante abbiamo un solo paio di guanti e una mascherina per il viaggio di andata e per il ritorno”. Stretti i controlli della polizia ferroviaria sugli accessi, gli agenti fanno mantenere rigorosamente le distanze di sicurezza e esigono l’autocertificazione. Ma come diceva uno di loro, “non si capisce perché tutta questa gente possa partire, visto che l’ultima ordinanza ha fermato l’Italia”.
Sembra quindi l’ennesimo caso di malagestione in un paese che sui social dimostra molta coesione e spirito di sopravvivenza ma che poi usciti dal web torna a vivere di egoismo e furbizia.