Come un evento di lusso può trasformarsi in opportunità economica per la città
Venezia è abituata a incantare il mondo. I suoi canali, le gondole, i palazzi storici: un teatro naturale senza eguali. Ma negli ultimi giorni è diventata anche la cornice di uno degli eventi mondani più discussi dell’anno: il matrimonio di Jeff Bezos.
Molti hanno storto il naso. “Uno sfoggio di ricchezza fuori luogo”, “uno schiaffo a chi fatica ad arrivare a fine mese”. Eppure, fermandosi un attimo ad analizzare bene, si scopre che questo evento non è solo lustrini e gossip. È soprattutto un’occasione di respiro economico vero e tangibile per Venezia e l’Italia.
Un volano per l’economia locale
Immaginiamo la scena: 200 ospiti internazionali, tutti altospendenti, che arrivano per un matrimonio esclusivo.
– Hotel di fascia altissima pieni per almeno 3 notti, con tariffe medie attorno ai €2.000 a notte.
– Stima: €1,2 milioni in soli pernottamenti e trasporti privati (taxi acquei, barche di lusso).
– Catering stellato, ristoranti affittati in esclusiva, chef di fama.
– Stima prudente: €3 milioni.
– Sicurezza privata, tecnici audio-luci, organizzatori, staff internazionale.
– Altri €1 milione.
– Shopping extra lusso in boutique locali: moda, gioielli, artigianato veneziano.
– Stima: €2 milioni.
– Fotografi, scenografie, intrattenimento di altissimo livello.
– ~€1 milione.
Totale stimato solo a Venezia in 3 giorni: oltre €8 milioni.
Non si ferma a Venezia
E non è tutto. Tanti ospiti prolungano il viaggio in Italia: Milano, Firenze, Costiera Amalfitana, Lago di Como.
– 100 invitati che si fermano altri 4 giorni.
– Circa €800.000 in hotel, cene, shopping.
– Staff tecnico e fornitori che viaggiano con loro, generando altri servizi acquistati.
– +€1,2 milioni.
Totale extra stimato: altri €2 milioni.
Effetto immediato e moltiplicatore
Questa non è una pioggia di soldi solo per pochi. È lavoro per:
– Hotel e B&B (compreso personale assunto extra).
– Trasporti e logistica locale.
– Ristoratori e fornitori di cibo.
– Fioristi, musicisti, fotografi.
– Noleggiatori di barche e taxi acquei.
– Boutique e artigiani di lusso.
E oltre all’impatto diretto c’è un effetto moltiplicatore: questi eventi fanno parlare di Venezia in tutto il mondo, consolidando il suo brand di destinazione di lusso e attirando nuovi turisti facoltosi.
Un’occasione da gestire con intelligenza
Naturalmente, servono regole e visione. Non si tratta di svendere Venezia ai miliardari. Si tratta di incanalare queste opportunità in valore duraturo per la comunità.
– Regolare in modo equo il turismo di lusso.
– Tassare in maniera intelligente gli eventi esclusivi.
– Investire quei fondi in manutenzione, servizi pubblici, tutela del patrimonio.
– Promuovere imprese e manodopera locale.
Conclusione: un sì che vale oro
Il matrimonio di Bezos è l’esempio di come l’Italia, se ben organizzata, possa attirare eventi di livello globale e trasformarli in opportunità di sviluppo.
Invece di limitarci a criticare, possiamo imparare a fare i conti: oltre 10 milioni di euro in pochi giorni non sono un insulto. Sono un’occasione.
Il vero lusso non è ospitare queste feste. È saperle trasformare in benessere per chi a Venezia ci vive tutto l’anno.
