Modello Coreano per la risoluzione della pandemia.

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Dopo il servizio delle iene andato in onda due sere fa su Italia uno forse iniziamo ad avere un informazione più chiara e meno catastrofica sul COVID19.
Sembra che il modello migliore da seguire in questa emergenza non sia quello cinese, vittima di disinformazione ed un regimo assai diverso dal nostro per cultura e governo, ma bensì quello sud coreano.

La Corea ha sconfitto il virus senza il lockdown”, recita la lettera di 100 docenti universitari da tutta Italia indirizzata al premier  Giuseppe Conte per sollecitare la riapertura delle attività e il passaggio alla tanto attesa “Fase 2”: il modello coreano alla base delle richieste dei professori.I dati del contagio in Corea del Sud Gli ultimi dati registrati in Corea del Sud hanno visto 10.423 casi totali, solo 39 in più rispetto il giorno precedente, e 204 morti totali, 4 in più. Restano attivi 3.246 casi (55 in terapia intensiva) mentre sono 6.973 i guariti: un netto miglioramento per il paese che sta ora cercando di andare avanti. occorrono tamponi e test generalizzati non solo per sintomatici o affini dei soggetti positivi, ma anche per quelle categorie professionali che operano a contatto coi pazienti o col pubblico. La Corea si è distinta per rapidità e numerosità dei tamponi, ce lo conferma .La Corea del Sud, ad oggi, ha effettuato 477.304 test di cui solo 10.423 positivi: per fare un confronto, in Italia sono stati effettuati meno del doppio dei tamponi (853.369) ma i casi positivi riscontrati sono oltre 13 volte di più (143.626). I casi in Corea del Sud sono cresciuti velocemente, ma questo perché i tamponi fatti sono stati di gran lunga maggiori di quelli degli altri paesi nello stesso periodo: ciò ha permesso un intervento rapido e mirato che ha portato all’appiattimento della curva dei contagi come la vediamo adesso.

Le misure adottate:

Distanziamento sociale “volontario”, non imposto dal Governo che ha però suggerito a tutti di partecipare il più possibile;

Telecamere termiche e disinfettanti ovunque. Quasi tutti i negozio sono rimasti aperti nonostante la poca affluenza .E’ stat creata una app per tracciare gli spostamenti delle persone e per garantire un controllo dei potenziali nuovi contagi.

MOLTO SEVERO IL SISTEMA DI CONTROLLO LE PENE SONO SALATISSIME.
SE SI VIENE INDIVIDUATI COME SOGGETTI POTENZIALMENTE POSITIVI SI VIENE SOTTOPOSTI AL TEST E IN CASO DI MANCATA COLLABORAZIONE POSSONO ESSERE IMPOSTE ELEVATISSIME SANZIONI” – FINO A 3 MILIONI DI WON (2257,56€) PER CHI RIFIUTA IL TEST E FINO A 10 MILIONI DI WON (7525,19€) PER CHI VIOLA LA QUARANTENA.

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