Manifestazione di Cgil, Cisl e Uil in opposizione alle politiche del governo sul lavoro. Landini dichiara: “Nessuno accetti 1.000 euro”

Manifestazione all'Arco della Pace contro le politiche del governo per il lavoro

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Fonte fotografica Milano Today

All’Arco della Pace si è tenuta la manifestazione dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil in opposizione alle politiche del governo sul lavoro. Il corteo è partito dal Castello Sforzesco.

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, afferma: “Andremo avanti fino a quando non otterremo quello che vogliamo”. Mentre Fumarola dichiara: “Ci siamo dati un percorso che concluderemo con la manifestazione di Napoli – ha spiegato – poi faremo le nostre valutazioni su uno sciopero generale”.

Landini “Nessuno accetti 1.000 euro al mese”

Landini dichiara: “Io credo che un giovane che rifiuta di lavorare, sottopagato a 1.000 euro, fa bene. Un giovane non può accettare quelle condizioni. È ora di smetterla con quest’idea che bisogna accettare qualsiasi tipo di lavoro. Il lavoro deve essere una condizione che permette a chi lo fa di vivere dignitosamente e non di essere sfruttato, non di dovere ringraziare perché ti fanno lavorare. Basta, questa cultura qui l’abbiamo già pagata” Successivamente, afferma: “Noi non stiamo semplicemente dicendo che è questo governo ad aver sbagliato, ma che hanno sbagliato tutti i governi che hanno precarizzato in questo modo il nostro Paese. Ma siccome loro dicono che sono quelli nuovi, cambino le cose sbagliate e ne discutano con il sindacato”.

Landini prosegue dichiarando: “Proprio ieri si è parlato di denatalità, ma una delle ragioni vere della denatalità è proprio il fatto che non c’è lavoro per le donne e che c’è una precarietà che dà incertezza nel futuro delle persone. Il livello di precarietà che c’è in Italia non c’è in nessun altro Paese europeo. Quando si parla di scarsa produttività nel nostro Paese si dovrebbe aver presente che questo è frutto della scelta di chi invece di investire sulla qualità e sull’innovazione ha investito sulla riduzione dei diritti e sulla precarietà nel lavoro”. Continua: “Noi vogliamo cambiare un modello sociale e un modello economico folle e vogliamo rimettere al centro non il mercato, il profitto e la rendita, ma vogliamo mettere al centro la persona, il diritto dei giovani e delle donne di potersi realizzare e di poter essere persone libere e autonome perché hanno un lavoro e, con dignità, partecipano alla vita di questo Paese, cosa che oggi non è possibile fare”.

Caro affitti e proteste degli studenti

In merito alla questione riguardante il caro affitti e le proteste degli studenti, Landini comunica: “noi siamo assolutamente d’accordo con loro. Il mio primo pensiero va agli studenti, la loro lotta è la nostra lotta. Nella piattaforma che oggi sosteniamo, quindi in tempi non sospetti perché era stata decisa a marzo, il problema delle politiche per la casa e il diritto allo studio, è una delle nostre rivendicazioni”.

Conclude dichiarando: “abbiamo intere strutture oggi dismesse che potrebbero essere trasformate per affrontare questa situazione”.

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