I rider di Just Eat diventeranno lavoratori dipendenti e avranno il contratto della logistica: lo prevede un accordo tra JustEatTAKEAWAY.com Express Italy Srl, e le categorie di Cgil, Cisl, Uil dei trasporti e dei lavoratori atipici.
Per i lavoratori del colosso del delivery arriveranno quindi buste paga, ferie, malattia e la tutela contro gli infortuni anche se una parte della retribuzione resterà ancorata al risultato quindi alle consegne fatte, “E’ un risultato importante che restituisce la giusta dignità all’attività di questi lavoratori, affermando diritti ed eque tutele contrattuali”.
Il contratto a tempo indeterminato
Le prime assunzioni sono partite da Monza, una quarantina circa. Prossimamente sarà la volta di altre 22 città italiane, tra cui Milano, dove sono previsti un migliaio di contratti e un hub per le bici dei rider. Ai rider vengono garantite le tutele tipiche del lavoro subordinato: previdenza, sicurezza sul lavoro, ferie, diritti sindacali.
Il contratto sarà “a tempo indeterminato con la previsione di un modello part-time costruito sulle esigenze del lavoratore e la possibilità di usare contratti flessibili entro limiti prestabiliti”, hanno spiegato dalla società.Saranno anche previste “forme e tutele aggiuntive in favore dei rider per garantire standard di protezione migliorativi rispetto a quelli minimi legali come le coperture assicurative aggiuntive e i premi di risultato”.
Retribuzione non inferiore a 9 euro l’ora
Il contratto “prevede l’applicazione di festività, lavoro straordinario, ferie, malattia, maternità paternità secondo quanto regolamentato dal Ccnl. La retribuzione segue le tabelle previste dal Ccnl con un compenso orario che di norma non sarà inferiore a 9 euro sino alla maturazione di un’anzianità lavorativa della durata complessiva di due anni. Ad un salario orario di partenza di 8,50 euro si aggiunge infatti il premio di risultato di 0.25 euro a consegna e l’accantonamento del Tfr, oltre alle eventuali maggiorazioni per il lavoro supplementare, straordinario, festivo e notturno”.
“Sono previste inoltre indennità a titolo di rimborso chilometrico per l’utilizzo del proprio mezzo per le consegne, ciclomotore o bicicletta, e l’applicazione piena e integrale delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza e consegna di tutti i Dpi previsti dalla normativa vigente, dotazioni di sicurezza gratuite fornite da Just Eat come casco, indumenti ad alta visibilità e indumenti antipioggia e zaino per il trasporto del cibo, oltre a igienizzanti e mascherine anti-Covid. Inoltre a tutti i dipendenti sarà fornita un’assicurazione nel caso si verifichi un incidente grave sul lavoro”.
Un importante traguardo
“Siamo soddisfatti del risultato positivo che testimonia la comune volontà di approcciare in modo costruttivo e sostenibile un settore in crescita a vantaggio di tutti gli attori di questa industry: rider in primis ma anche ristoranti e operatori come Just Eat”, il commento di Daniele Contini, country manager di Just Eat in Italia.
Deliverance Milano, un collettivo impegnato nella lotta per i diritti dei fattorini ha parlato di una “giornata storica per tutto il movimento rider a pochi giorni dalla più grande mobilitazione nazionale mai vista nel settore che ha avuto un ruolo imprescindibile anche sul risultato strappato in questo rush finale”.
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