La scorsa notte, a Cisliano, in provincia di Milano, secondo le ricostruzioni una donna avrebbe ucciso sua figlia di 2 anni. Poi avrebbe telefonato all’ex marito per dirgli che la piccola non “esisteva più”. Quindi si sarebbe ferita da sola e avrebbe perso i sensi.
L’allarme, stando a quanto finora appreso, è scattato all’1.06, quando un uomo di 44 anni ha telefonato al 112 spiegando di essere stato contattato dalla ex moglie che gli aveva detto, testualmente, che la “figlia non esisteva più”.
I militari hanno così raggiunto l’appartamento della donna, un’abitazione in via Mameli, senza però ricevere risposte dall’interno. A quel punto, i carabinieri hanno forzato una finestra e sono riusciti a fare accesso nella casa, trovandosi davanti una scena raccapricciante.
Sul letto c’era il corpo della piccola, ormai esanime, e accanto a lei la mamma, in stato di incoscienza e con delle ferite da taglio a un braccio. I dottori intervenuti sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso della bimba. Da una prima analisi, secondo quanto riferito dai soccorritori, sul corpo della piccola non erano presenti segni evidenti di lesioni. Non è escluso che la bambina sia stata soffocata, ma la verità arriverà soltanto dall’autopsia.
La mamma, che con ogni probabilità si è ferita da sola, è stata invece accompagnata all’ospedale di Magenta, dove si trova piantonata dai militari. La 41enne è risultata negativa ai test tossicologici, ma non è stata collaborativa coi militari. Sull’omicidio indagano i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso coordinati dal pm di turno della procura di Pavia, Roberto Vincenzo Oreste Valli.
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