L’università San Raffaele dichiara che entro il 2027 a Sesto San Giovanni sarà aperto un innovativo campus universitario

Entro il 2027 nelle aree ex Falck, a Sesto San Giovanni, sarà creato un nuovo luogo "campus universitario" rivolto a studenti e studentesse

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Fonte fotografica Milano Today

Nel corso della cerimonia inaugurale dell’anno accademico L’Università San Raffaele di Milano afferma che entro il 2027 nelle aree ex Falck, a Sesto San Giovanni, sarà aperto un nuovo campus universitario, ovvero un luogo rivolto agli studenti. Inoltre, durante la cerimonia era presente anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Il rettore Enrico Gherlone dichiara: “Non ci sono dettagli. La tempistica, se dovessimo partire, è 2027 minimo. Ma bisogna vedere se ci fanno partire”, poiché, nel caso i lavori dovessero iniziare, “è tutto pronto”.

Successivamente, il rettore prosegue affermando che: “Ci vogliono permessi”. “Noi al momento siamo a posto e ci siamo organizzati anche per i 750 studenti” che frequenteranno medicina e chirurgia dall’anno accademico 2023/2024. Quindi, si deduce che si è in ritardo di un anno con il progetto.

Il rettore continua dichiarando: “Certo, dovevamo partire adesso praticamente”. “So che il progetto è in divenire, so che non è stato eliminato e so che c’è la ferma intenzione di farla ma non ho date né niente”.

Mentre il vicepresidente del gruppo ospedaliero San Donato, Paolo Rotelli, dichiara “Dal 2018 abbiamo intrapreso un cammino con il quale puntiamo a diventare la ‘Oxford’ italiana. Questo vuol dire ampliare l’offerta formativa, sia in termini di numero di posti che di ambiti. Ma vuol dire anche investire in spazi. Se vogliamo essere una piccola Oxford, abbiamo bisogno anche di un campus che sia ambizioso. E chiaramente questa è una cosa che nei prossimi anni andremo a costruire. L’obiettivo è che per il 2026-2027 il campus sia operativo”. Per concludere, Paolo Rotelli afferma: “Il campus è per 5mila studenti, ma noi siamo ambiziosi e continuiamo a crescere. Stiamo dunque aspettando uno o due anni di assestare il numero degli studenti, capire dove si va esattamente, in modo da non andare a costruire qualcosa che poi andrebbe ampliato immediatamente dopo”.

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